Una storia di economia circolare

Non è complicato comprendere l’economia circolare. Basti pensare che tutto quello che finora poteva essere considerato rifiuto, ora diventa materia prima anche pregiata. Questo esempio però non va inteso sempre in maniera letteraria, perchè la circolarità dell’economia non ha una dimensione sempre e necessariamente legata alla sostenibilità ambientale. La circolarità può avere una dimensione culturale o creativa e le migliori esperienze sono quelle che riescono a risolvere la linearità con fantasia. Come questa storia che è davvero accaduta in Puglia, in provincia di Brindisi, dove una sedia è stata salvata dall’essere abbandonata grazie all’app Riciclario, rimessa a nuovo dall’associazione Fare di San Vito dei Normanni e quindi divenuta una sedia scenica per il circo Baraka. Qui uno stralcio:

La prima volta di un numero in un circo non si scorda facilmente. Daniele con la sua fisarmonica, seduto al centro del tendone rosso e giallo del circo Baraka, ormeggiato come una nave carica di magia nel giardino dell’ExFadda a San Vito dei Normanni, devono intrattenere il pubblico mentre Lisette, leggera leggera, dovrà salire su di lui e recitare una poesia.

Al centro del numero, protagonista muta e inconsapevole, una vecchia sedia di legno scuro, di quelle con la seduta imbottita, recuperata a San Vito da Mino, giovane artigiano, che ha trasformato una passione in un lavoro, grazie l’associazione Fare, che ha come obiettivo l’autoproduzione e il riuso per ridurre gli sprechi e riappropriarsi di antichi saperi nell’epoca dell’usa e getta e dell’accumulazione illimitata. Un pomeriggio, giusto per far passare il tempo prima di riprendere il lavoro, Mino sfogliava la Bacheca del Riuso dell’app Riciclario, da qualche tempo in uso nel suo comune. La Bacheca è uno spazio dove chi vuole disfarsi di qualcosa che non usa, invece di gettarlo o di portarla all’isola ecologica, chiede se c’è qualcuno disponibile a venirsela a prendere. A Mino invece quella vecchia sedia, con la seduta in tessuto, da rimettere a nuovo, interessava. Poteva farla diventare una nuova seduta per il ristorante sociale di ExFadda, magari, oppure una sedia da mettere al bar. O semplicemente una brutta copia su cui provare qualche tecnica di recupero nuova. Contattò il proprietario, un operaio che aveva ereditato la sedia insieme al mobilio di una casa di una zia, e in breve la nuova sedia era nelle mani di Mino, diretta ai laboratori di ExFadda, pronta per diventare una nuova esperienza del laboratorio dell’associazione Fare.

In quei giorni, ma senza nessun nesso causale, il circo Baraka era a San Vito dei Normanni. La compagnia francese era alla seconda tappa di dodici in giro per il Mediterraneo e quella settimana. Baraka, che in arabo vuol dire “buona fortuna”, è più di un circo, è un progetto di inclusione sociale che utilizza l’arte circense per unire le persone, mettendo al centro la diversità. A San Vito ci sono stati workshop e progetti, sono state invitate le scuole. È una carovana culturale colorata e multilingue, una specie di magia rumorosa che si ferma e riparte e si sposta e gira per il Mediterraneo. Nell’allestire il circo, Daniele notò quella sedia appena rimessa a nuovo e chiese a Mino di poterla utilizzare. Mino decise di regalarla.

Questa storia partecipa al concorso dell’Atlante di Economia Circolare. Si può leggere e votare qui.

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