Il titolo è un po’ paraculo, perché in effetti la città danese non si sta impegnando contro i cambiamenti climatici in generale, ma sta facendo in modo di essere resiliente sui loro effetti. Come racconta questo articolo, dal 2011 in poi la capitale della Sirenetta ha investito risorse e capacità per fare in modo di rendere la città capace di resistere ai disastri naturali, cominciando con la riqualificazione. Ne è uscito questo rapporto: “Copenhagen climate plan”.
La realizzazione del primo quartiere resiliente della città, il quartiere di San Kjeld, è stata solo l’inizio di un piano ventennale che rivoluzionerà Copenaghen rendendola più pronta ad affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici in atto. Il quartiere prescelto, antica zona operaia vicina al porto, in cui i lavori sono iniziati nel 2015, è stato profondamente trasformato e ora ospita zone piantumate, dune verdi e piste ciclabili. Ma, soprattutto, il quartiere è stato reso permeabile proprio per favorire l’assorbimento di grandi quantità di pioggia: le pavimentazioni impermeabili sono state sostituite con prati e parchi, mentre i marciapiede sono stati sopraelevati per migliorare la raccolta e il deflusso delle acque in eccesso verso il porto.